Vitigni: Corvina Veronese 45%, Corvinone 45%, Rondinella 5%, Oseleta 5%
Il vino si presenta con una bella veste luminosa, rubino intensa e compatta, con riflessi ancora molto vivaci. Al naso si apre lentamente, dominato da un frutto rosso e carnoso che ricorda le ciliegie che a luglio maturano sulle colline più alte della Valpolicella, contornato dalle stesse erbe aromatiche che sbucano dai muretti a secco, per rivelare infine una profonda nota di spezie che dal pepe nero conduce ai chiodi di garofano. All'assaggio colpisce per la pienezza del sorso che mette in luce possanza senza rinunciare alla tensione e l'agilità. Nessun aiuto dagli zuccheri, tannino ben presente ma che non aggredisce il palato, lo accarezza con decisione accompagnandosi ad un'acidità fresca e vitale che ne allunga e snellisce il sorso. Il finale, asciutto e grintoso, lascia emergere una sottile venatura minerale che attende di potersi esprimere al meglio nei prossimi anni. Un Amarone che riallaccia un legame con il passato ma proiettato intensamente nel futuro